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Le 50 aziende che valgono di più al mondo (con Apple al primo posto)

Fabrizio Zoccolo

Mercoledì 05 Maggio 2021

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Le 50 aziende che valgono di più al mondo (con Apple al primo posto)

I tempi cambiano: tecnologia e innovazione digitale dominano il mondo e l’elenco delle 50 aziende che valgono di più sul mercato azionario stilato da Wired sulla base degli indici mondiali di Msci (fornitore di servizi finanziari) lo dimostra. La top 50 delle aziende che valgono di più è la cartina al tornasole dell'economia mondiale, con le big tech che hanno preso il sopravvento di storici marchi della finanza, del food, della farmaceutica e dell'automotive. L'elenco non ha la pretesa di essere esaustivo, visto che i dati riportati fotografano la situazione sui mercati al 21 aprile 2021 e le oscillazioni dei titoli in Borsa possono far fluttuare le società anche sensibilmente di giorno in giorno. 

Al vertice della 50 top global company c’è, come è facile intuire, la Apple fondata da Steve Jobs, seguita, indovinate un po', dalla Microsoft di Bill Gates, e dal colosso dell'e-commerce Amazon di Jeff Bezos. Ai vertici c’è anche la Tesla di Elon Musk che con oltre 670 miliardi di capitalizzazione vale tre volte l’unica altra società dell’automotive presente in classifica, la Toyota al 38° posto con 212 miliardi. Nella classifica ci sono molte holding, ovvero contenitori di società che hanno al loro interno più partecipazioni. Vi mostriamo la top ten con ben 7 società americane e 3 asiatiche. Per scorgere una società europea si scorre fino alla 18° posizione con la Lvmh (Louis Vuitton Moet Hennessy), la holding francese del lusso, fondata dal miliardario Bernard Arnault.

 
1. Apple (2.240 miliardi)
L'azienda fondata 45 anni fa è la case-history più studiata e idolatrata al mondo. In un garage a Cupertino un giovanissimo Steve Jobs con Steve Wozniak inventano la loto geniale interpretazione del personal computer e negli anni a seguire, reinventano l'industria musicale grazie all'i-Pod e i-Tunes e lo smartphone con l'i-Phone.

2. Microsoft (1.950 miliardi)
Anche in questo caso siamo nel campo del simulacro. Fondata nel 1975 da un giovane Bill Gates in Nuovo Messico, ad oggi è la più popolare tra le software house mondiali, in grado di fornire soluzioni per la produttività, la comunicazione e l'intrattenimento, oltre al sistema operativo Windows (la cui prima versione la NT 3.1 nasce nel 92). Ma Microsoft produce anche hardware, in primis il primo microprocessore su circuito stampato che viene installato nei PC Apple 2 nei primi anni ‘80. Oggi Microsoft è all’avanguardia anche nelle tecnologie strategiche di cloud computing e artificial intelligence. Dopo le dimissioni del suo fondatore, che nel frattempo è diventato un filantropo, oltre che top investor, da anni la società è nelle mani dell'ad Satya Nadella. 

 
3. Amazon (1.690 miliardi)
Prima che Amazon diventasse il colosso globale dell'e-commerce da miliardi di fatturato, una piattaforma dove è possibile trovare davvero di tutto, Jeff Bezos vendeva libri sfruttando le potenzialità emergenti del world wide web. Superata indenne la bolla delle dot.com, Bezos ha conquistato sempre più clienti inventando dal nulla il mercato dell'e-commerce. Oggi Amazon si è diversificata, con hardware tecnologico, soluzioni di cloud computing e pure investendo l'industria dell'intrattenimento con Prime. 

 
4. Alphabet (1.530 miliardi)
Si dice Alphabet si legge Google, che sul Nasdaq capitalizza oltre 1.500 miliardi di dollari, più di 2mila dollari ad azione. Larry Page e Sergey Brin sono i fondatori di Googlendal 1998, quando erano poco più che ingegneri ventenni con tante idee in testa. Inutile dire quanto Google abbia rivoluzionato il modo di navigare su internet e di usare la tecnologia innovando sempre. Oggi Aphabet è una holding che si occupa di innovazione e nuove tecnologie, dai servizi in cloud di Big-G al sistema operativo di Android passando per la fibra nelle case degli americani e gli investimenti di venture capital. A guidare il colosso è da alcuni anni Sundar Pichai che ha preso il posto dei due fondatori.

 
5. Facebook (855 miliardi)
Se avete visto il film The Social Network di Fincher, sapete già tutto. Fondato nel 2004 da un gruppetto di ventenni studenti di Harvard capitanato da Mark Zuckerberg (che ne diventerà unico proprietario dopo una lunga battaglia legale), agli albori è una piattaforma con un elenco di nomi e foto che ha lo scopo di far incontrare i ragazzi dell'ateneo. Poi si apre a studenti di altre scuole della zona di Boston diventando globale negli anni. Oggi la società è una media company che diversifica il business dei social e della messaggistica grazie ad acquisizioni miliardarie strategiche come Instagram e WhatsApp. Una leadership burrascosa quella di Zuckeberg, sempre in ballo a schivare continue polemiche, specie la più velenosa, il caso di Cambridge Analytica e in generale la scarsa trasparenza dei dati accumulati per fini pubblicitari. 

6. Tencent (770 miliardi)
Dagli Stati Uniti alla Cina, con questa holding fondata nel 1998 da Ma Huateng. La società è quotata a Hong Kong e possiede partecipazioni nell'intrattenimento, mass media, ma soprattutto internet e tecnologia. Proprietaria di WeChat, uno dei più popolari mezzi di comunicazione e pagamento cinesi, ha partecipazioni anche in Riot Games e Supercell oltre a molte altre startup in giro per il mondo, tra cui anche l'Italia, dato che dal 2021 è il principale azionista di Satispay. 

 
7. Tesla (697 miliardi) 
Quando è stata fondata nel 2003 da un gruppo di ingegneri con l'intento di costruire un'auto elettrica con prestazioni da supercar, nessuno avrebbe scommesso un penny su questa start up. Eppure, Elon Musk carismatico inventore sudafricano, ci ha visto lungo sul futuro elettrico dell'automotive, investendo nel progetto Tesla i soldi (parecchi) ottenuti con la vendita di PayPal. Oggi Tesla è leader indiscussa, con capitalizzazioni da capogiro (l'ultima è entrata nella storia) e questo nonostante venda molto meno delle più grandi società del settore. Chapeau.

8. Alibaba (629 miliardi)
Torniamo in Cina con la G?ngs? fondata da Jack Ma nel '99 per connettere produttori cinesi a colossi dell'industria mondiale. L'idea si concretizzò con Alibaba diventando sinonimo di commercio online per tutti i cinesi nel mondo e poi diventando globale. La quotazione a Wall Street del gigante asiatico è stata una delle Ipo più ricche della storia e oggi Alibaba è una vera e propria holding internazionale che possiede, tra le altre, anche la piattaforma per i pagamenti digitali Alipay.

9. Berkshire Hathaway (615 miliardi)
E' una delle più celebri holding statunitensi, presieduta e amministrata da Warren Buffett, il quarto uomo più ricco del mondo nel 2020 secondo Forbes. Dagli albori come società tessile, oggile mani in pasta in molti settori: dalle assicurazioni - tra cui la Cattolica assicurazioni - all'informatica passando per media, logistica, industria e lusso. 

 
10. Tsmc (560 miliardi)
La Taiwan semiconductor manufacturing company è una delle più potenti aziende dell'high tech mondiali e fornisce i produttori di microchip come Qualcomm o Intel (insieme a tantissimi altri).

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