Il Grande Inganno: Viviamo in un Miraggio di Luce e Suono?

L'universo è un teatro immenso e silenzioso, un palcoscenico avvolto nell'oscurità più profonda. Le stelle, quei punti luminosi che punteggiano il nostro cielo notturno, sono in realtà giganti ardenti ma buie. Persino il nostro Sole, fonte di vita e calore, è immerso in questa oscurità cosmica. Questa rivelazione, quasi sconvolgente, ci spinge a mettere in discussione la nostra percezione della realtà e a chiederci: cosa è reale e cosa è solo un'illusione?

Un illuminante video di Piero Angela, dedicato alla natura della luce, ha gettato una nuova luce (ironicamente) su questa questione. Ciò che percepiamo come luce, spiega Angela, non è altro che una minuscola porzione dello spettro elettromagnetico, "tradotta" dai nostri occhi in colori e luminosità. È un'interpretazione soggettiva, un "inganno" biologico perfezionato dall'evoluzione per garantire la sopravvivenza della nostra specie.

Immaginate un mondo percepito attraverso una singola tonalità di rosa. Se questa percezione fosse stata vantaggiosa per la nostra sopravvivenza, il rosa sarebbe la nostra realtà, il nostro "normale". Ignoreremmo completamente l'esistenza di altri colori, così come ignoriamo oggi vaste porzioni dello spettro elettromagnetico, come l'infrarosso e l'ultravioletto. Queste frequenze, invisibili ai nostri occhi, rimangono per noi "buie", semplicemente perché la selezione naturale non le ha ritenute essenziali per la nostra sopravvivenza.

Lo stesso principio si applica al suono. Ciò che udiamo è solo una frazione delle onde sonore che ci circondano. Altre specie percepiscono frequenze a noi inaccessibili, un mondo sonoro a noi sconosciuto, relegato al silenzio dalla limitatezza dei nostri sensi.

Questo "silenzio" e questo "buio" percettivo definiscono i confini della nostra realtà. Viviamo in un mondo costruito dalle nostre percezioni, un mondo "tradotto" dai nostri sensi in un linguaggio che possiamo comprendere. Ma questo mondo, così tangibile e reale per noi, è solo una rappresentazione, un'interpretazione soggettiva di una realtà ben più complessa e sfuggente.

La luce, così come la intendiamo, non esiste. Esiste una radiazione elettromagnetica che i nostri occhi interpretano come luce. Per altre specie, questa stessa radiazione potrebbe essere invisibile, o tradotta in un'esperienza sensoriale completamente diversa. Il Sole non "brilla" nel senso tradizionale del termine; non illumina l'universo con la sua luce. L'universo è un mare oscuro, e la nostra percezione della luce è solo un miraggio, un'illusione magnifica e ingannevole.

Questa consapevolezza ci porta a una conclusione tanto inquietante quanto affascinante: viviamo in un sogno, un'interpretazione soggettiva della realtà. Tutto ciò che percepiamo è verosimile, ma nulla è come crediamo che sia. La realtà, ancora una volta, si rivela inafferrabile, sfidando la nostra comprensione. Ciò che consideriamo naturale e ovvio è solo un prodotto della nostra mente, un "inganno" biologico essenziale per la nostra sopravvivenza.

Ma è fondamentale riconoscere questo inganno, abbracciare la consapevolezza che la nostra percezione è limitata e soggettiva. Questa consapevolezza potrebbe renderci più umili, più tolleranti, più aperti alla diversità delle prospettive. Riconoscere la natura illusoria della nostra esperienza potrebbe aprirci a una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda.

Purtroppo, la realtà è ben diversa. Siamo intrappolati nelle nostre "granitiche certezze", ciechi di fronte alla fragilità delle nostre percezioni. Questo "magnifico e terribile miraggio collettivo" ci conduce verso un futuro incerto, forse verso la rovina. E quando l'ultimo essere umano scomparirà, l'universo tornerà a essere ciò che è sempre stato: silenzio e buio. Un palcoscenico vuoto, pronto per un nuovo atto, una nuova illusione.